Due mila russi aprirono il loro cestino per il pranzo e fissarono i sandwich al formaggio.
“Cosa, niente borscht? ( una specie di gulash n.d.r.) Neanche un cavoletto!”
Dal più alto dei cosacchi, passando attraverso i diciassette lottatori di wresling, più di mille adulti, fino ai più piccoli dei seicento bambini, stava per esplodere una ribellione – ribellione rosso incandescente.
A loro non importava collaborare con questi americani strani e divertenti per fare un film sulla Russia. Anche se aveva un nome ridicolo come ” Ridi, piccolo pagliaccio”. A loro non dispiaceva lasciare la città e vivere per un pò nei piccoli hotel intorno a Tuxedo, New York.
Sul posto lo scenario andava bene, l’aria era fresca, e sette e cinquanta al giorno per andarsene a spasso con camice e berretti di pelliccia russi era una buona paga. Ma a mezzogiorno, sandwich e torte di formaggio americano con glassa rosa – puah!
Puzzava di capitalismo!
“Scommetti che signor Hecht, lui ha borscht! Pezzo grosso lui! “
E l’ex rivoluzionario estrae un coltellaccio dalla tasca e dimezza il suo panino con un lampo omicida negli occhi.
“E MacArthur? Borscht anche per lui e forse anche un po ‘ di vodka! Pezzo grosso anche lui ! “
Ed un altro ex rivoluzionario versa benzina sul fuoco.
“Sì, e Jimmy Savo? pezzo grossissimo lui! Scommetto che a lui tocca piatto di kasha-” (specie di porridge con vari tipi di grano tra cui il saraceno)
“Owie!” un grido di dolore si levò tra i russi – un pianto affamato ed un lamento disperato.
…
Ecco, stanno arrivando! Sarà meglio andare sul set, pronti per iniziare il lavoro.
Due uomini venivano verso di noi, diretti verso il set.
Esibivano delle folte barbe nere. Sbirciai sotto i baffi e vidi gli autorevoli autori-produttori-registi: Charles Mac-Arthur e Ben Hecht.
“Qual è lo scopo di questo falso pelame? Provare ad entrare nello spirito russo indossando
barbe? “ho chiesto loro.
“Oh, no. Questi sono i nostri travestimenti. Tanta gente qui intorno ce l’ha con noi, così ci camuffiamo grazie a queste”.
Proprio in quel’istante , è arrivata di corsa una bambina, si è fermata davanti alla macchina da presa, e, scorgendo proprio allora i due autori-produttori-registi, ha cominciato a ridere tutta contenta fino alle lacrime:
“Oh, signor Hecht, tu e il signor MacArthur avete un aspetto più divertente che mai con la barba! “
“Dillo di nuovo e ti faremo diventare una star”, ringhiò MacArthur. Proprio così!.
Ma prima che MacArthur potesse mantenere la sua promessa, un’ombra si addensò su di noi e guardando in su abbiamo visto un enorme russo, con grandi orecchie a cavolfiore e braccia che sembravano venire dalla casa dei prosciutti di Smithfield, in Virginia.
“Sto cercando quei pazzi che scrivono storia di film! Loro (dey invece che they nel testo in inglese) mi fa stare sotto a tetto e sessanta bambini saltano su me, proprio così! la gente ride quando loro vede questa scena. Io, invece, tutto rotto. Trovo questi pazzi che scrivono cose così sciocche e spezzo loro in due! “
“Sono appena saliti verso il fienile” butta lì Hecht, parlando in falsetto e accarezzandosi i baffi.
“Spezzo loro in due!” L’uomo se ne va ed Hecht e MacArthur si stringono la mano.
Adesso le macchine da presa sono pronte, le luci accese e tutti i membri del cast in attesa sul set.
“Giriamo la scena in cui il fidato servitore scende in …. “
“Non si può fare , signor Hecht. Durante la pausa pranzo, il fidato servitore ha deciso di concedersi
un pisolino – proprio sotto il fieno nel carro che stiamo usando per la scena cinquantadue.
Ebbene, i soldati avevano deciso poi di provare la scena in cui si precipitano e iniziano a
conficcare le baionette nel carico di fieno, alla ricerca della famiglia reale . E così hanno pugnalato
il fedele servitore. Niente di grave , ma il dottore lo ha rimandato a casa e gli ha prescritto di infilarsi subito a letto “.
“Che frustrazione!” imprecò signor Hecht. “Va bene, allora, gireremo la scena di Jimmy Savo
in cantina dove…”
“Non si può fare, signor Hecht. Jimmy Savo ha perso la fionda “.
“Ancora frustrazione!” nuova imprecazione del signor Hecht.
Quindi, rivolgendosi al suo secondo: “Non ti avevo detto che avremmo dovuto avere due fionde?
Ora riesci a capire la follia di cercare di contenere i costi di produzione! “
“Ce l’ho!” MacArthur così salva la giornata.
“Giriamo la scena in cui i soldati conficcano le loro baionette nel carro del fieno – tutto qui è stato in tutto e per tutto approntato e provato! “
“Buona idea! Portate il carro del fieno! “Pronti? Soldati sul set! “
Ancora una volta tutto era pronto: macchine da presa, luci, soldati, fieno.
“Silenzio, prego”, ordinò il giovane biondo.
“Silenzio sulla collina. Silenzio in strada.
Silenzio , Si—— ”
“Sta zitto tu! Noi siamo già pronti a sparare! ”
Adesso c’era silenzio. Duemila russi sedevano sul fianco della collina, gli occhi rivolti verso
il set, di malumore pensando ancora al borscht.
Nel silenzio assoluto le macchine da presa iniziarono a girare. Un soldato si insinuò furtivamente nella scena, quando-
“Beeeeeee!” Il belato si diffuse giù dalla collina, proprio nei microfoni.
“Taglia!” Urlò Hecht disperato.
“Sono qui le capre, signor Hecht, è per la scena del centenario …”
“Sì. Capre! È stata un’idea di MacArthur! ”
“Silenzio sulla collina”, urlò il giovane alle capre.
E di nuovo ci fu silenzio. Ancora una volta le macchine ricominciano a girare, i soldati avanzano furtivamente nella scena quando…
“Waaaaaaa”, le urla di un bambino trafissero l’aria.
“Taglia!”
“È il piccolo Nicolai”, gli spiega eccitata una madre russa. “Ma non è una colpa di lui. Quella piccola Tanya, ha colpito lui con grosso bastone. Ogni volta che colpisce … “
Tanya, stringendo il suo ciocco di legno, scalciando e urlando, viene trasportata a forza verso la baracca del trucco, E Nicolai, urlando, parte deciso all’inseguimento
“Silenzio, prego”, implora stancamente il giovane.
“Ti avevo detto che non avremmo dovuto avere bambini in questa scena”, ha ricordato MacArthur a Hecht.
“Silenzio, prego!”
Ancora una volta silenzio. Ancora una volta macchine che cominciano a girare e soldati che strisciano furtivi.
La ripresa, questa volta, sembra bene avviata, quando in fondo alla strada si materializza una donna che avanza sventolando un ombrello e in preda ad un terribile agitazione .
“Fermatela ” mormora qualcuno.
“Voglio vedere il signor Hecht”, urla la donna.
“Taglia!” Gridò Hecht, strappandosi la barba dalla rabbia. “È troppo tardi per fermarla adesso. La scena è rovinata! “
“Sig. Hecht, sono la proprietaria della Pink Tea Room and Inn. Avete alloggiato tutti e venti quei grossi cosacchi da me. E sono sull’orlo di una crisi di nervi ! Vi chiedo di distribuire un po’ i cosacchi —uno o due alla Harts Tavern, forse una coppia a Suffern — ma non tutti da me! ”
Cosa c’è che non va con i cosacchi?” chiese Mr. Hecht sulla difensiva.
“Un sacco! Ieri sera uno di loro ha preso una sedia di ferro del portico, l’ha piegata in due volte e ha minacciato di lanciarmela contro. E tutto perché non gli è piaciuta la cena che ho servito. Ed era stata anche una cena deliziosa, il tipo di pasto per cui la Pink Tea Tea Room è giustamente famosa: consommé in gelatina, macedonia di frutta su cuori di lattuga, amaretti e tè al limone. ”
E con un sorriso: “Ho servito il tè soprattutto perché ho saputo che è la bevanda nazionale della Russia”.
“Non più, ora è la vodka”, la corresse MacArthur.
Ed Hecht con un sospiro: “Va bene, signora, torni di nuovo nella sua sala da tè con fiori rosa. Scambiamo i cosacchi e li rimpiazziamo con venti ballerine russe, che dovremo ridurre di numero. “
“Oh, grazie, signor Hecht. Le accoglierò con un servizio da the ricamato a mano e poi… ”
“Portatela fuori, con calma.” Ordinò Hecht.
Ma quel punto il fieno era stato sparso fuori dal carro e uno dei soldati aveva perso la baionetta.
Dopo un po’ fu ritrovata ed il fieno ri-ammucchiato, le macchine di nuovo pronte, i soldati tutti
in procinto di rimettersi a strisciare, Un profondo silenzio incombeva sul set.
“Giriamo”, Hecht istruisce l’operatore!
Improvvisamente il sole si nascose sotto una nuvola. All’inizio lentamente, poi sempre più forte, la pioggia cominciò a cadere. Duemila russi balzarono in piedi e si precipitarono nei camerini del granaio per ripararsi. I cameramen abbandonarono le loro macchine, i soldati abbandonarono la scena dell’azione.
Hecht e MacArthur, stanchi e incuranti della pioggia, si diressero verso una collinetta erbosa.
Jimmy Savo, correndo verso un riparo, urlò di nuovo rivolto loro. “Occhio alla steppa!” e schivò
un grosso sasso lanciatogli da MacArthur.
In cinque minuti se ne furono tutti andati, e solo i due Autori-Produttori- Direttori rimasero sul set. ,
“Ben, ricordi quando eravamo giornalisti, conducendo belle vite tranquille, occupandoci di
impiccagioni o, magari, di un gangster che occasionalmente aveva ucciso qualcuno a Chicago? ”
“Sì! Quelli erano bei giorni! Ricordo anche che bella e pacifica vita ero solito condurre anche quando facevo il trapezista, in un circo.”
“Ben, hai ancora una voce da tenore? Potremmo comporre una canzoncina, come una volta, come ai bei vecchi tempi.”
“Certo che so ancora cantare! Basso, tenore, qualunque cosa.
Ho una voce mista. Cosa canteremmo per primo? ”
“Qualunque cosa. Basta che non sia la “Canzone dei battellieri del Volga”! (ndr da sempre nel repertorio dell’armata rossa).
Attraverso la nebbiolina della pioggia, oltre le macchine da presa abbandonate, i microfoni silenziosi, lontano, nelle colline di Ramapo, le loro voci risuonarono, cantando “You Ought to Be in Pictures” (“Dovresti fare il cinema” ndr) .