L’8 Giugno del 1935 esce “Girl in the case”, una commedia in bianco e nero della durata di 60′, che viene immediatamente censurata, nello stato di New Yor k, perché “indecente e tendente a corrompere la pubblica morale“.
In effetti guardando le foto rilasciate dalla Compagnia di produzione la “Duworld Pictures” insieme alla “Screenart Productions”e pubblicate da IMDB, che documentano l’incontro dei due protagonisti, Jimmy Savo e una avvenente Dorothy Darling, non si può dare loro del tutto torto! E’ probabile che Jimmy abbia incontrato Dorothy Darling, alcuni anni prima, presso la “Rolin” di Hal Roach, dove avevano entrambi lavorato in passato: Jimmy con Summerville nel 21 e nel 22, Doroty in un film dello stesso Roche, “Seeing the World”, nel 1927, impreziosito da un cammeo di Stan Laurel, della coppia “Stanlio e Ollio”
Trama. Un bassista disoccupato incontra Cleo, un’adorabile giovane donna, in una capanna in campagna. Le immagini mostrano con dovizia di particolari questo incontro. La donna è pressocchè nuda perché mentre si concedeva una rinfrescante nuotata, in una giornata torrida, i suoi vestiti venivano mangiati da una … capra. A questo punto l’intraprendente bassista si offre di riportarla a casa sua, nella custodia del basso. Ma sulla via di casa, viene raggirato da un ladro che, rubandogli il basso, costringe Cleo a viaggiare su un carro di fieno. Intanto, il bassista ritrova il suo basso in un banco dei pegni, dove il ladro lo ha impegnato, ma quando tenta di rientrarne in possesso , l’uomo del banco lo accusa di furto. In tribunale, un giudice ascolta le loro ragioni, Cleo testimonia a favore del bassista, ma interviene suo padre e lo accusa di aver sedotto la figlia, macchiandone l’ onore. Il giudice lo dichiara colpevole e lo condanna a sposare Cleo. (nell’immagine la locandina della distribuzione in Svezia “il vagabondo canterino”)
Pertanto il titolo “Girl in the case” si riferisce, appunto alla ragazza, Cleo, che finisce rinchiusa nella custodia del contrabbasso. Un classico nel cinema se si pensa, oltre ad uno ” 007 Zona Pericolo” , con Timothy Dalton, e al grande “A qualcuno piace caldo” con il trio Lemmon-Curtis-Monroe, al più recente e territorialmente a noi più vicino, “Basilicata coast to coast”, in cui un altro attore lucano, Rocco Papaleo, ha pensato di nascondere una bella ragazza nella custodia di un basso.
Le recensioni del tempo (in alto la pagina del “The Hollywood reporter” del 27 Marzo 1934) riportano come questo film sia stato il primo film americano del giovane regista di origini russe Eugene Frenke, che, poi, avrebbe girato numerosi film in America ed avrebbe collaborato con John Huston in alcuni film di successo. La stessa critica paragona Savo al “silenzioso clown Charlie Chaplin”. Nel 1934 era già largamente diffusa la pratica di inserire sulla pellicola una colonna sonora ma è noto come per molti anni Charlie Chaplin, pur utilizzando una traccia sonora, abbia preferito inserire un commento musicale, piuttosto che affrontare brani parlati con dialoghi fra protagonisti. Il celebre Luci della città del 1931, ne è un esempio e viene catalogato come film muto.
La cronaca del tempo fa, inoltre, notare come ad acquisire i diritti di diffusione all’estero sia stata la Universal, che avrebbe anche acquistato la distribuzione di “Once in a blue moon” e di “Merry Go Rounf of 1938”, gli unici film che sono pervenuti fino a noi, oltre a “Carry on Sergeant” che, però, apparteneva al governo canadese. Quindi è grazie alla Universal che abbiamo potuto apprezzare Jimmy sul grande schermo.
Dati generali su Girl in the Case
Titolo: | GIRL IN THE CASE |
Regista: | EUGENE FRENKE |
Anno: | 1934 |
Durata: | 60 Minuti |
Paese: | Stati Uniti |
Genere | Commedia |
E’ possibile consultare la scheda tecnica sul film, approntata da IMDb (Internet Movie Database), il sito di Amazon dedicato alla diffusione di contenuti cinematigrafici e televisivi, e quella approntata da CITVF, (Complete Index To World Index).