Un cast numerosissimo con 4 comici di valore , Jimmy Savo (che, inizialmente, appariva nei manifesti come Jimmie, per poi cambiare nome in Jimmy), Jack Benny, giovane emergente, Patsy Kelly ed Herb Williams , attori già affermati Con le sue 12 edizioni delle Vanities (Vanità), Earl Carroll dice di aver raccolto l’urlo, il disperato bisogno degli americani, mortificati e sconfortati dalla depressione economica e dal proibizionismo, per un musical sofisticato e brillante, un elegante intrattenimento musicale. Per Dan Dietz , uno studioso degli anni ’30, sofisticato, per Earl ed i suoi affezionati spettatori, era una parola in codice per spettacoli pornografici e donnine discinte. Fu un successo strepitoso anche perché, dopo un paio di repliche la polizia fece irruzione sul palcoscenico, rivestì alla bell’e meglio gli attori, finirono tutti in un commissariato e, di conseguenza sulla prima pagina di tutti i giornali, ricevendone un pubblicità impagabile e una serie di 215 repliche consecutive.
Nello show che amava presentarsi come “il più nudo della storia”, gli arrestati sono Irene Ahlberg, di 19 anni, che ha vinto il titolo di “Miss America” quest’anno; Constance Trevor, di anni 22; Eileen Wenzell, 20 anni, conosciuta come “MissSt. Louls; ”Frances Joyce, 19 anni,“ Miss San Francisco ”; Kay Carroll, 22; Naomi Ray, 22; Jimmie Savo, comico, 34; Betty Veronica, 18 anni e Faith Bacon, 20.
Protagonisti di questo importante episodio, dunque, il nostro Jimmy e la graziosa Faith Bacon. Ma cosa era successo per scatenare l’irruzione della polizia su un palcoscenico di un musical, in una matinée del 9 luglio 1930. Nello sketch Alta moda – Una vetrina di Merl un timido vetrinista di un grande magazzino, Jimmy, deve cambiare la biancheria intima di alcuni manichini di cera femminili, i quali prima sembrano immobili, e poi, sotto le mani di Jimmy, si animano sempre più: è il momento in cui avviene l’irruzione! E, per buon mercato, viene arrestata Faith Bacon, la cui unica colpa è di avere sbagliato, nello stesso sketch di Jimmy, le misure della conchiglia che le copriva il pube, di cui tutti si son potuti accorgere anche a causa di uno spot malizioso che aveva illuminato il palco a giorno. Ma una volta pagata la cauzione, gli ostaggi furono presto di nuovo in teatro. Lo sketch Alta moda fu rivisto, la conchiglia pubica di Miss Bacon,”ingrandita” e le luci abbassate. Questo il commento di Jimmy:
Non in programma: un imprevisto viaggetto in tribunale, quando il dipartimento di Polizia ebbe da obbiettare su uno sketch in cui ero coinvolto.
Feroci le critiche dei giorni successivi. La più benevola tendeva a compiangere i comici, Jimmy Savo, Herb Williams e Jack Benny, divertenti ma costretti a nuotare costantemente nel letame (J. Brooks Atkinson sul The New York Times) Non a caso l’accenno al nuoto, visto che in un altro sketch, finito nel mirino dei solerti critici che non mancavano di soffermarsi sui particolari, anche intimi, di una performance, si parlava , in forma anonima, di anatomie femminili, studiate grazie ad un balletto sottomarino in cui le movenze del corpo di ballo si riferivano all’ondeggiare nelle acque di sirene ammaliatrici, tra cui a tutti è sembrato scorgere anche un giovane sirenetto.
Comunque Earl Carroll Vanities del 1930 vanta due titoli di merito, oltre ai bravi comici, già portati in salvo dalla critica. Innanzitutto un teatro prestigioso, il New Amsterdam Ttheatre, che aveva ospitato i più grandi produttori di musical, come A. Erlanger , Florenz Ziegfeld e Charles Dillingham. E poi, fu lodato a causa di una coraggiosa presa di posizione contro le leggi sul proibizionismo degli alcolici, cui Earl aveva pagato un forte tributo, essendo stato condannato, in passato, a 6 mesi di carcere, scontati nel penitenziario di Atlanta. L’antefatto: oltre ai problemi con la censura, Earl Carroll aveva avuto, infatti, problemi con la giustizia ordinaria, perché, durante un party, da lui organizzato, era comparsa una ragazza nuda, sguazzante in una vasca di whisky, allora illegale, cui tutti potevano attingere con i loro bicchieri. Interrogato dai magistrati, Carroll negò tutto ma fu sbugiardato da quasi tutti gli ospiti della serata, tra cui alcuni giornalisti che avevano, con scrupolosa dovizia di particolari, raccontato il tutto, sulla stampa del giorno dopo. Negò ostinatamente ma fu condannato. Ebbe nel ‘30 la sua rivincita: Il proibizionismo, The Noble Experiment, come veniva, spesso, chiamato, tramite il XVIII emendamento della Costituzione e il Volstead Act, nel 1919, era stato causa, e non solo a suo parere, di una nuova e pericolosa ondata di criminalità, legata al traffico diffuso ed illegale di ogni genere di alcolici. Contrabbandieri e mescite clandestine erano diventati i neologismi più usati nella lingua corrente, osservava Earl, che, insieme ad altri, chiedeva l’abrogazione di una legge imposta in disprezzo delle identità e delle libertà personali. Era questa la denuncia che ebbe il coraggio di portare in scena, nella parte finale del primo atto, con un tableau vivent, un quadro vivente patriottico , composto da tutti gli artisti, intitolato Let Freedom Ring, Lascia che suoni la campana della libertà, con il comico Jack Benny, in parrucca bianca, che leggeva la Dichiarazione di Indipendenza, lo stesso Earl, nei panni di Abraham Lincoln, ma senza barba, che leggeva il discorso di Gettysburg, e, infine, un membro del Congresso che esponeva i vantaggi di legalizzare whisky leggeri e gin. Intanto un plotone di fanti si portava coraggiosamente in cima ad un cippo al suono di Over There, una canzone patriottica, anche ricordata per una battuta nel suo coro: gli Yanks stanno arrivando, mentre l’intero corpo di ballo, con le giovani ragazze, strategicamente agghindate con il colore della bandiera, in raso rosso e blu e una a generosa porzione di pelle nuda per il bianco, sfilavano , in platea, manifestando le loro determinate obiezioni contro una legge così oppressiva e repressiva. La critica fu unanime nel riconoscere che per la prima volta uno show di ragazze offrisse emozioni così forti, prendendo una posizione politica, in un contesto frivolo, come quello appena descritto.
Alcune Curiosità
Strano destino per Earl Carroll, il direttore di ben 12 edizioni delle “Vanities”, dal 1923 al 1940. La più longeva fu, appunto, l’edizione del ’31 con 300 repliche. Nato nel 1893, in pratica coetaneo di Jimmy, era stato un coraggioso sottotenente pilota durante la prima guerra mondiale, e muore a 55 anni, insieme alla fidanzata Beryl Wallace, proprio in un incidente aereo in Pennsylvania. Beryl era stata una delle sue attrici preferite ed aveva lavorato con Jimmy proprio nell’edizione più famosa delle “Vanities”, quella del 1931. Dopo aver calcato tutti i teatri di Broadway, Earl, aveva poi aperto il suo Earl Carroll Theatre, una specie di teatro-ristorante, con cena + spettacolo, arredato fastosamente con legni pregiati e drappeggi verde scuro. La storia della povera Faith Bacon, che pose fine ai suoi giorni, volando fuori da una finestra di un albergo di Chicago, è raccontata con maggior dettaglio nella pagina dedicata al burlesque.
Domenico Savino, il direttore d’orchestra, era un italoamericano, nato a Taranto nel 1882. Dopo essersi diplomato nel Regio Conservatorio di Musica, a Napoli, in composizione per pianoforte e direzione d’orchestra, emigrò negli stati uniti, nel 1910. Fondò una casa discografica ed è accreditato per oltre 2500 composizioni, di natura classica per la maggior parte, ma anche di jazz. Inoltre era il mentore di un altro italo americano che aiutò a diventare una famosa stella del cinema muto, Rodolfo Valentino.
Scheda tecnica su Earl Carroll Vanities (1930; Ottava edizione)
Titolo: | Earl Carroll Vanities |
Teatri: | New Amsterdam Theater |
Data apertura: | 1 luglio 1930 |
Data chiusura: | 3 gennaio 1931 |
Repliche: | 215 |
Genere: | Rivista musicale |
Direzione: | Earl Carroll |
composizioni musicali: | Jay Gorney e Harold Arlen |
Direttore d’orchesta: | Domenico Savino |
E’ possibile consultare una scheda tecnica sul musical, approntata da IBDB (Internet Broadway Database), il sito della “The Broadway League” che raccoglie informazioni sugli spettacoli di Broadway a partire dal ‘700, e quella approntata da PlayBill, il “più grande detabase su Broadway on line”.