La 3rd Avenue dove Jimmy ha Iniziato, ancora adolescente, ad esibirsi per strada e lo Shubert Theatre, il teatro di Broadway, a Midtown Manhattan, dove il 28 marzo 1924 farà il suo esordio nella commedia musicale, distano pochi isolati ma quel viaggio è durato venticinque anni, durante i quali l’attore di origini stiglianesi ha calcato le scene di tanti teatri americani, di vaudeville e burlesque, dall’Atlantico al Pacifico. E’ un grande sogno che si avvera eJimmy lo vivrà su un palco prestigioso, recitando insieme alla moglie sposata cinque anni prima: è una storia, quindi, che merita di essere raccontata.
Vogues del1927 nasce dal desiderio di Lee Shubert, uno dei due fratelli proprietari dell’omonimo teatro, quello che in realtà si occupava della parte organizzativa ed economica, di dimostrare di non essere da meno del fratello J.J. che si è invece sempre occupato degli spettacoli e che, in quel periodo, era impegnato nell’ormai tradizionale viaggio in Europa, alla ricerca di nuovi generi di spettacolo, nuove idee da adottare o, semplicemente, da copiare, spunti per nuovi costumi, scene o luci. Lee mette insieme una nutrita compagnia di attori, sceneggiatori e tecnici, sogna il grande successo e la sua personale rivincita sul fratello. Tutto deve consumarsi prima che il fratello torni. (quattro-cinque settimane). Fra gli altri Fred Allen e Jimmy Savo, alla sua prima volta a Broadway. Fred e Jimmy sono la coppia di comici dello spettacolo, provengono dallo stesso circuito di vaudeville e si sono cimentati sugli stessi palchi di burlesque, si conoscono bene e sono molto affiatati. La prima donna dello spettacolo, Odette Myrtil, nell’immagine al lato, è una delle star emergenti del musical, una talentuosa attrice, oltre che violinista e cantante, nata e affermatasi in Europa, prima di approdare a Broadway, ma molto esigente; non mostra grande entusiasmo per la coppia di comici, impone le sue scelte, la presenza di un partner di suo piacimento, la riscrittura di alcuni pezzi. Non c’è molto spazio per gli altri, costretti ad assistere, passivamente, ad interminabili prove e di questo ne parla Allen, più esperto, con l’esordiente Savo. E’ il caso che i due si ricavino uno spazio alternativo, studiando nuove scenette, da utilizzare all’occorrenza, qualora se ne presenti l’occasione. Jimmy che, comunque, ha già pronto un numero di successo, già collaudato, assieme alla moglie, Frances Victoria Browder, in arte Joan Franza, nella immagine al lato, è entusiasta della proposta ed inizia una collaborazione notturna con Allen, aspettando, con fiducia, l’occasione propizia. Occasione che si presenta con lampi e tuoni quando il regista, mister Hoffamann, all’inizio della nuova settimana, esplode sotto il tetto del teatro in cui provavano …
Una mattina di routine, mentre lo spettacolo stava iniziando la terza settimana di prove, il signor Huffman è esploso. Ha urlato un giudizio disastroso contro il soffitto, ridicolizzando gli autori per la scarsità e la qualità delle loro scene comiche, ha pronunciato giudizi diffamatori sul cast e, in conclusione, ha predetto che lo spettacolo sarebbe stato un colossale flop al quale non aveva nessuna intenzione di associare il suo nome. Mentre l’eco della sua caustica polemica risuonava ancora nell’acustica del luogo, il signor Huffman si è calcato il cappello di feltro sulla testa e si è lanciato verso l’ascensore. La porta si chiuse di colpo e attraverso il vetro abbiamo visto dissolversi la sua sagoma. Il signor Huffman aveva compiuto il suo ultimo atto ostile verso Vogues e il tetto del teatro. Le prove si arrestarono di colpo. Qualche attore affamato ebbe una trovata geniale e suggerì che il cast andasse tutto insieme a pranzo. Di ritorno, ci siamo seduti a chiederci cosa sarebbe successo. Il silenzio stava aumentando mentre i minuti cadevano nel bidone dell’eternità. Alla fine il silenzio fu rotto.
Questo il racconto di Allen,nell’immagine in basso.
Il tutto si ricompone grazie a Mr. Lee che chiede maggiore collaborazione a tutti. E’ l’occasione che Allen e Savo speravano di cogliere: espongono il loro punto di vista e la loro proposta viene accettata con entusiasmo da tutti. Continueranno a lavorare in totale autonomia, perché non interferiscono con gli altri numeri ma si ricavano un ruolo ed uno spazio nella commedia che permette loro di occuparsi di tutti gli altri, intervenendo per ironizzare, prendere in giro chiunque, in alcuni siparietti nel corso dei tre atti. Ecco l’idea!
Interpreteranno il ruolo dei due ideatori della commedia: Jimmy per la parte musicale, Allen per il copione e la regia. Sono attualmente ricoverati in una clinica psichiatrica, contro la loro volontà, per una presunta demenzialità, come la chiameremmo oggi, del loro lavoro, ma hanno il permesso, quella sera, per un paio di ore, di assistere alla commedia, anzi di rivolgersi al pubblico per spiegare loro come quella situazione si sia potuta creare. In pratica hanno via libera per ironizzare su tutto e tutti, sugli autori inglesi dei testi e sul loro umorismo, sulla regia, sui musicisti, sugli attori, gli scenografi ecc. L’idea piace a tutti, vanno avanti a lavorare in autonomia, ed arriva la sera della prova generale, la domenica della quarta settimana. Niente di ciò che aveva chiesto Allen è stato approntato, tutto realizzato in economia, ma c’è la promessa che sarà tutto pronto per la prima, ed ecco il copione, scritto dai due, del primo intevento “davanti al manicomio”.
Entrata del manicomio. L’uomo in divisa sblocca ed apre le porte. Allen e Savo entrano frettolosamente nel cortile del manicomio. Savo indossa una pelliccia lunga e larga; Allen, look estivo, tipo Palm Beach.
Allen: Signore e signori, scusate l’intrusione. Siamo gli autori di questo fantastico musical. Di norma gli autori aspettano che il pubblico li chiami alla fine dello spettacolo. Noi non correremo questo rischio. Questo è il signor Savo, che ha scritto lo spartito musicale. Io mi chiamo Allen. Ci vestiamo sempre così. Siamo compagni inseparabili, quindi qualunque sia il tempo o il clima, uno di noi è sempre a suo agio. Molti di voi potrebbero dire: “ma chi sono costoro? Che cos’avranno mai scritto? ”Rispondendo senza mezzi termini a questi fastidiosi piagnistei, posso svelarvi che siamo gli autori del dramma che ha avuto la più breve durata di qualsiasi altro spettacolo mai presentato a Broadway. Questo dramma prevedeva quattro atti e solo tre ne sono stati presentati. Nella serata di apertura, i critici sono partiti alla fine del primo atto. Il pubblico è partito alla fine del secondo, e il cast è partito alla fine del terzo. Per i tanti curiosi che potrebbero meravigliarsi e chiedersi perché siamo in manicomio, io sostengo e rivendico che non abbiamo motivo di essere qui. Abbiamo semplicemente affermato che questa rivista avrebbe potuto essere un successo malgrado non contenga battute strepitose, non abbia canzoni che ricorderete domani o che potreste fischiettare mentre uscite dal teatro. Questo spettacolo non ha una jazz band e l’unica parte dell’anatomia femminile mostrata è quella con cui un podologo ha maggiore familiarità. Tutti dicono che siamo pazzi.
(Savo sussurra all’orecchio di Allen ed esce.)
Ah. sì! Savo ci consiglia di darvi un esempio di alcune delle battute che abbiamo scritto. Un suggerimento astuto. Se è dell’umore giusto, signor Savo, venga avanti!
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Savo: “Preferirei essere Chaplin piuttosto che Shakespeare“.
Allen: “Perché?”
Savo: (a bassa voce): “Perché Shakespeare è morto”
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Allen: Essendo una rivista inglese, alcune delle migliori battute verranno raccontate due o tre volte durante la serata(prende in giro i due writer provenienti dall’Inghilterra n.d.r.). Un altro servizio offerto da questo spettacolo: se sei entrato nel teatro sbagliato e ti aspettavi di vedere un film, durante la scenetta successiva il signor Savo illustrerà la storia in pantomima. Se sei un amante del teatro, un devoto della parola parlata, allora guarda me. Se ti chiedi come la stessa storia che racconto potrebbe essere mostrata in un film, torna a guardare il signor Savo.
(Rientra Savo e durante il successivo monologo illustra battute e storie con i gesti.)
Allen: Quando si apre il sipario, assisterete ad un dramma rurale in tre atti. La storia è stata tradotta dal linguaggio dell’antica Grecia, risalente al VI secolo b.C (before Christ cioè avanti Cristo n.d.r.), o anche prima del b.C. addirittura penso che fossimo in “a.”. Comunque la scena iniziale della storia è ambientata in Italia e riguarda un vecchio contadino italiano, di nome Launcelot Ginsberg, che era solito recitare in abiti femminili (cioè una Drag Queen) attualmente in pensione. Cosa rara vederne uno in pensione, ma questo si è ritirato e vive a casa con le sue due figlie, Marie e Florence. Mentre si apre il sipario, vedrai il vecchio uccidere sua figlia Marie e lasciare l’Italia, senza toccare Florence. Questa è la fine del primo atto. Nel secondo atto inizia a farsi strada in questo paese. Nuota abbastanza bene, essendo stato per anni un portatore di palle a Venezia. Un giorno mentre nuota affianca accidentalmente sua moglie in mezzo all’oceano, ma fa finta di osservare il faro.
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Nel terzo atto, se ricordo bene, scoppia la guerra civile. Nell’anno 1812, per l’esattezza. Ricordate Pocahontas e uno degli Smith Brothers – i problemi che avevano? Tuttavia, la guerra civile insiste per scoppiare lo stesso e il vecchio, che non possiede divise da confederato, è costretto ad arruolarsi nell’esercito dell’Unione. Tutto è molto bello e “l’oca vola alto”. L’oca inizia ad volare così in alto che devono mandare a prenderla un macellaio altrettanto incredibilmente alto.
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La morale che questo piccolo dramma cerca di mettere in evidenza è che
“Un bussare è buono come una spinta, a meno che tu non stia guardando, sporgendoti, al di là di una finestra”.
(Entra la guardia – emette un fischio – Allen e Savo tornano attraverso le porte del manicomio – si chiude il sipario)
Nelle anteprime di New Haven il pubblico presente accoglie favorevolmente la strana coppia Jimmy-Fred perché complementari non solo nel fisico ma anche nel rapporto parola-gesto. Il numero di Jimmy con la moglie Joan Franza, poi, arriva molto tardi nella serata ma è quello che strappa l’applauso più caloroso, per cui vengono ridimensionati i numeri della Myrtill ed il partner può abbandonare il cast. Vogues esordisce allo Shubert Theatre di New York venerdì 28 marzo 1924 Le recensioni furono tutte favorevoli. Il critico del New York Times, dopo i doverosi omaggi alla Myrtil ricordando i suoi successi europei e l’esordio americano in Ziegfeld Midnight Frolic, di qualche anno prima, sottolinea soprattutto l’intelligenza dei testi:
Accanto a Miss Myrtil, gli onori vanno a due comici di nome Fred Allen e Jimmy Savo. “Vogues” si appoggia pesantemente su Mr. Allen per la sua commedia e non si appoggia invano. È un giovane divertente che era stato visto, circa una stagione fa, in una rivista di Winter Garden (il mitico teatro in cui è nato il burlesque dei fratelli Minsky, e da cui era passato anche Jimmy. n.d.r.) e probabilmente proveniva anche da altri circuiti di burlesque prima di quello. Il signor Savo, di tanto in tanto, era certamente un comico di burlesque, ma legittimamente comico comunque. Per quanto riguarda il signor Allen, ha raggiunto il suo culmine della serata quando poi ha raccontato la storia di come ha iniziato a costruire il suo pollaio e quando si è lanciato in una dimostrazione algebrica:
“X” equivale alla firma di mio padre.
Le recensioni dei critici furono tutte positive ma Vogues non fu uno strepitoso successo di pubblico e nessuno sapeva spiegarsi il perché. Forse Odtte Myrtil non era nota al grande pubblico di New York? Le musiche non erano piaciute? Lo spettacolo non era abbastanza spinto? e così via! Fu scritturata una nuova band, molto famosa, affidata a Roger Wolf Kahn, figlio del milionario Otto Kahn che adorava il teatro e per molti anni aveva contribuito a finanziare gli impresari impegnati a innovare gli spettacoli di New York. Ma, ciò nonostante, lo spettacolo sopravvisse solo per quattordici settimane e si chiuse prima dell’arrivo dell’estate (dal 27 marzo al 12 giugno per 114 repliche). Chiuse, evidentemente, quando J.J. smise di ridere del primo tentativo musicale di suo fratello. A settembre, lo spettacolo iniziò a battere gli altri teatri regionali che appartenevano alla fondazione Shubert, sperando di arrivare fino a Chicago.
Ma era la stessa storia in ogni città, come testimonia Allen:
Quando siamo scesi dal treno e abbiamo visto la poiana (un uccello del malaugurio che aspetta la morte delle sue prede per cibarsi delle carogne: come per noi avvoltoi, o quadrupedi come iene, coyote o sciacalli.) sospesa sul teatro, sapevamo che la cosa erano pronta a morire. Non ho mai scoperto come la poiana sapesse dove andava Vogues di settimana in settimana. Nelle grandi città o nelle piccole città, la poiana era sempre lì, arrivava per prima, disegnando la figura otto nel cielo.
Giunti a Chicago, poche serate e poi … la poiana ha avuto il suo pasto!
Alcune curiosità:
la recensione del New York Times, ad opera, probabilmente di Brooks Atkinson, è di fatto una presentazione, al grande pubblico, di Jimmy e della sua arte, Dopo di allora non ci sarà mai una recensione meno che entusiasta per lui, in qualunque cosa si cimenti, mentre non saranno risparmiate, quando necessarie, critiche alla regia, ai copioni, alle scene, agli altri attori, sia nei musical che nei film che vedranno Jimmy protagonista. Inoltre il lungo e largo cappotto dell’orso che indossa in questo musical di esordio diventa una specie di firma del suo personaggio, perchè, anche a causa della bassa statura, sembrava uscisse per metà dalla buca del palcoscenico. Lo indossa addirittura, al di qua e al di là dell’Oceano, negli ultimi anni di vita, quando si esibisce come living statue o artista di strada per allietare e sorprendere adulti e bambini.
In secondo luogo il numero di Jimmy con sua moglie Joan , era probabilmente lo stesso, con cui, nella settimana dal 4 novembre 1928, cioè dopo 4 anni, reciteranno di nuovo assieme, in uno spettacolo di vaudeville nello storico BF Keiths Palace Theatre, di New York City, considerato il tempio del vaudeville, il più prestigioso dei 15.000 teatri di vaudeville americani, grazie ad un sodalizio di Jimmy con Billy Rose, musicista, e Fanny Brise, attrice e cantante, che avevano lavorato in quasi tutte le edizioni delle Follie di Ziegfeld, E’ la consacrazione di Jimmy come il più grande pantomino del mondo
Anche Fred Allen, detto l’intellettuale. Inizia, nel vaudeville, come giocoliere ma si dimostra così incapace da presentarsi sulle locandine come Il peggior giocoliere del mondo.
Un altro membro della compagnia era Betty Compton, che divenne poi la seconda moglie di James J. Walker, il sindaco playboy di New York all’epoca del Proibizionismo. Mentre Marcela, una delle Swansons Sisters finirà con lo sposare il deluso M. Lee, l’ineffabile sig. Levi Shubert.
Infine Vogue of 1924, oltre a segnare la fine delle ambizioni artistiche di Mr. Lee, segna anche la fine dell’amicizia, oltre che del sodalizio artistico, di Jimmy con Fred Allen; Ecco come l’avrebbe presa Allen:
La poiana fa bene il suo lavoro e sa sempre dove andare e cosa fare!
Scheda tecnica su Vogue of 1924
Titolo: | Vogue of 1924 |
Teatri: | Shubert Theatre (New York City) e teatri della Fondazione Shubert |
Data apertura: | 28 marzo 1924 |
Data chiusura: | 12 giugno 1924 |
Repliche: | 114 |
Genere: | Rivista musicale |
Direzione: | J. C. Huffman |
Composizioni musicali: | Herbert Stothart |
Principali protagonisti: | Odette Myrtil, Fred Allen, Jimmy Savo, Harold Murray, Charles Judels, Irene Deloy, Betty Compton, Joan Franza, the Swansons Sisters |
E’ possibile consultare una scheda tecnica sul musical, approntata da IBDB (Internet Broadway Database), il sito della “The Broadway League” che raccoglie informazioni sugli spettacoli di Broadway a partire dal ‘700, e quella approntata da PlayBill, il “più grande detabase su Broadway on line”. In basso la pagina di Period Paper dedicata al 1924.